Morano Calabro il presepe del Pollino

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saro61
CAT_IMG Posted on 4/10/2011, 00:15     +1   -1





Morano Calabro il presepe del Pollino









toponimo Muranum compare per la prima volta in una pietra miliare del II secolo a.C., ma se è chiara l'origine romana di questa stazione della Regio-Capuam, l'etimologia è incerta: c'è chi pensa ai gelsi mori di cui il territorio abbondava, chi alla parola greca méruma, cioè "cumulo", perché gli edifici sembrano ammonticchiati gli uni sugli altri.

L'appellativo di Calabro è un'aggiunta del 1863 per distinguerlo da Morano sul Po.


La Storia
• 132 a.C., risale a quell'anno la lapide miliare rinvenuta a Polla in cui compare il nome Muranum. La località era probabilmente abitata già dal 300 a. C. ca.

• 1076, i moranesi sconfiggono un'orda di saraceni. La testa del condottiero saraceno viene portata in trionfo per le strade del villaggio. Tra 1100 e 1200, in età normanno-sveva, sorge il nucleo originario del Castello.

• 1452, viene fondato da Pietro Antonio Sanseverino, feudatario di Morano, il convento dei Francescani dedicato a S. Bernardino da Siena.

• 1515, inizia l'ampliamento del Castello.

• 1568, viene fondato l'"Ospedale degli infermi e dei poveri pellegrini", a cui si dedicherà la Confraternita del Carmine.

• 1881-1901, in questi vent'anni si fa più acuto il dramma dell'emigrazione, che provoca una forte diminuzione della popolazione.


Un dedalo di viuzze che sale verso il Castello

La bellezza di Morano sta nella delicata combinazione di arte e bellezze naturali: la pietra degli archi, dei torrioni, dei contrafforti, delle case abbracciate le une alle altre, si sposa con la maestà dei monti circostanti creando uno scenario davvero unico.

La maglia urbana, fitta e intricata, fa di Morano uno dei centri storici più suggestivi e integri dell'intera Calabria. La visione d'insieme è quella di un presepe, con le case in architettura povera degradanti verso il basso, con i tetti rossi dei coppi e il dedalo di viuzze che sale verso il Castello.

La scoperta di Morano può partire dalla Chiesa di S. Bernardino da Siena, un gioiello di architettura monastica quattrocentesca in stile tardo-gotico. La facciata è dominata da un bel portale ogivale in pietra gialla, mentre l'interno è mistico e severo come tutti gli ambienti francescani (l'annesso convento è stato fondato nel 1452).

Pregevoli il soffitto ligneo a carena di nave, unico in Calabria, e il Polittico di Bartolomeo Vivarini, dipinto a Murano nel 1477, che risplende sull'altare in un balenio di ori. Risalendo il quartiere dei Lauri, dove vi era uno stanziamento di monaci bizantini, si raggiunge la Collegiata di S. Nicola, costituita da due corpi di fabbrica, il superiore quattrocentesco (ma di aspetto barocco per i rifacimenti tardo-settecenteschi) e l'inferiore di epoca precedente.

Dal rione S. Nicola, attraverso archi, sottopassi, viuzze e slarghi che rivelano stupendi scorci paesaggistici, si raggiunge il Castello, di origine normanna (sec. XII-XIII) e ampliato, tra il 1515 e il 1546, da architetti napoletani per conto del Principe Sanseverino che lo elesse a propria dimora.

Da lì il passo è breve per la Collegiata dei SS. Pietro e Paolo, la chiesa più antica di Morano, risalente al Mille, che oggi si presenta però totalmente ristrutturata al suo interno in chiave tardo-barocca. Dello stesso periodo, fine secolo XVIII, è l'arredo ligneo, come il coro, opera della bottega dei Fusco, valenti ebanisti locali.

Conserva al suo interno anche due statue in marmo di Pietro Bernini, padre del più famoso Gian Lorenzo. Altra chiesa-museo, per l'elevata concentrazione di opere d'arte, è la Collegiata di S. Maria Maddalena, con la cupola e il campanile maiolicati giallo e blu visibili da ogni parte del centro storico.

Sono da visitare, inoltre, la Chiesa di S. Maria del Carmine e, fuori dell'abitato, il Convento dei Cappuccini, con l'austero chiostro seicentesco, e i ruderi del monastero di Colloreto, immersi in un grande bosco di elci e faggi ai piedi del Pollino.

Morano è anche ricca di palazzi gentilizi, costruiti per lo più tra '700 e '800 dalle famiglie benestanti grazie alla proprietà della terra o all'esercizio delle professioni liberali. Hanno prospetti regolari e simmetrici, portali in pietra, scalinate ampie con grandi arcate, il seicentesco Palazzo Rocco, l'elegante Palazzo Salmena, Palazzo Serranù, Palazzo Scorza-Aronne, Palazzo Cozza col suo loggiato angolare, il Palazzo dei Cavalieri Marzano nel rione Giudea, con le facciate dal caratteristico colore rosso, il Palazzo Lauria col bel portale barocco, e molti altri.

Spesso bastionati sono invece i palazzi nati all'interno del nucleo medievale accorpando o sopraelevando edifici adiacenti, come il Palazzo Guaragna-Cappelli o Palazzo Coscia, sopraelevato nel 1793 su una struttura originaria del '400.


Il prodotto del borgo

Morano vuol dire formaggi: caciocavallo, mozzarella, treccia, ricotta, pecorino, tutti derivanti dalla lavorazione artigianale del latte di pecora autoctona.


Il piatto del borgo
Oltre agli insaccati di maiale, bisogna gustare la pasta fatta in casa: la scelta è tra cavateddri (gnocchi), rascateddri (maccheroni con sugo di salsiccia), lagane (tagliolini) con fagioli o ceci.

Tra i piatti esclusivi di Morano c'è lo stoccu e pateni, stoccafisso con patate e peperoni secchi.spirito671
 
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saro61
CAT_IMG Posted on 10/11/2011, 03:29     +1   -1




Magie di Natale in Alto Adige



LE CINQUE STELLE DEL SUDTIROLO
Per un weekend diverso dal solito, soprattutto in vista del prossimo ponte dell'Immacolata, quale migliore occasione per approfittare di una fuga fuori città ed iniziare ad assaporare la magia dell'Avvento? Tra le numerose scelte figura senz'altro la visita ad uno dei tanti Mercatini di Natale che, a partire dal mese di novembre, vengono allestiti in diverse località italiane, soprattutto in Alto Adige, dove le cittadine coinvolte si popolano di bancarelle ricche di profumi e colori. Fatevi coinvolgere dall'atmosfera natalizia dei Mercatini di Natale di Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico e Vipiteno dove tradizione e cultura si fondono per regalarvi emozioni indimenticabili ad alta quota.

BOLZANO GOLOSA
Dal 28 novembre al 23 dicembre, Bolzano ospiterà le caratteristiche casette in legno del Christkindlmarkt, il Mercatino di Natale, che avrà luogo in Piazza Walther. Qui gli 80 espositori che popoleranno il centro della cittadina proporranno numerosi prodotti tipici locali: presepi, oggetti in legno provenienti soprattutto dalla Val Gardena, oltre alle decorazioni natalizie, le ceramiche Thun e le stoffe tradizionali. Novembre si veste dei suoni e dei dolci di Natale: le vie sono illuminate, si respira un'aria diversa, quella del dolce profumo del vin brulè, dei biscotti e della Zelten mentre in sottofondo si odono i canti e le melodie tipiche della tradizione natalizia.

MERANO ARISTOCRATICA
Adagiata sulle sponde del torrente Passirio, Merano è la città in cui si incontrano tradizione e modernità, cultura e storia, là dove le strade, nel periodo compreso tra novembre e dicembre, si trasformano in un palcoscenico di luci colorate, canti e spettacoli grazie alle 70 bancarelle del mercatino natalizio della Piazza Città, proprio sulla Passeggiata Lungo Passirio.

BRESSANONE FESTAIOLA
Anche Bressanone, in una scenografia unica, quella della Piazza del Duomo, allestisce il suo mercatino aspettando in compagnia dei suoi visitatori l'arrivo del Santo Natale. Qui 35 espositori presentano ai passanti differenti articoli legati alla tradizione che vanno dalle stelle di natale di paglia, alle candele, ai caratteristici presepi intarsiati nel legno, dalle ceramiche alle tipiche pantofole tirolesi. Si tratta di uno degli eventi invernali più importanti della zona nonchè una valida opportunità per visitare la città e lasciarsi incantare dal suo magico fascino. Vale la pena soffermarsi in un dei tipici locale per assaggiare le deliziose specialità come i crauti al fegato per poi cedere inevitabilmente davanti alla golosità del Krapfen alla marmellata o al Buchteln ripieno di crema di vaniglia. Il calendario è ricco di eventi organizzati per intrattenere gli ospiti della cittadina soprattutto mediante l'animazione da parte di gruppi musicali vestiti con costumi tradizionali d'epoca dislocati in vari punti del centro storico per regalare armonia. Bressanone è inoltre famosa per il presepe che vanta una storia piuttosto antica, di circa 800 anni! Godetevi allora le bellezze della città tra il Duomo ed il Palazzo Vescovile che ospita il Museo dei Presepi.

BRUNICO ARTISTICA
Anche Brunico, la perla della Val Pusteria, è la meta ideale per conciliare il divertimento sulle piste da sci al relax delle bancarelle che, dal 30 novembre al 6 gennaio 2008, saranno le protagoniste indiscusse del centro della città tra la Via Bastioni e la Nuova Piazza Municipio dove ad aspettarvi ci saranno concerti di gruppi di strumenti a fiato, suonatori di corni e tromboni. La manifestazione “Vivere il Natale a Brunico”, permette di effettuare visite guidate del centro storico ogni sabato e domenica in un viaggio alla scoperta dell'artigianato, dove familiarizzare con la scultura, l'intaglio in legno, la sartoria, la gastronomia e tanto altro.

VIPITENO COREOGRAFICA
A Vipiteno l'appuntamento con il Mercatino di Natale e con la magia del Natale è dal 28 novembre 2008 al 6 gennaio 2009 nel centro storico. Una suggestiva ambientazione fa da scenario alle bancarelle contornate da pini ed abeti addobbati con mele, biscotti, noci e altre prelibatezze dove impossibile non farsi sedurre dai profumi inebrianti, dal fascino e dalla musica in un meraviglioso contesto a cui fa da sfondo la Torre delle Dodici, che sovrasta la piazza principale ed illumina la città.

Non resta che prendere gli sci in mano e programmare una fuga sulla neve a tutto shopping natalizio. Informazioni utili si trovano sul sito del Turismo dell'Alto Adige (www.suedtirol.info) nella sezione dedicata ai Mercatini di Natale. preso dal web












 
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