Il mistero dell'antro della Sibilla Cumana

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Stallone61
CAT_IMG Posted on 1/10/2012, 19:29     +1   -1





IL MISTERO DELL'ANTRO DELLA SIBILLA CUMANA

A Cuma, nella zona dei Campi Flegrei in provincia di Napoli esiste una misteriosa galleria scavata in una montagna che presenta sconcertanti analogie con la piramide Maya di Palenque
L'Antro della Sibilla a Cuma, in provincia di Napoli. Una galleria scavata interamente nella collina di tufo, risalente all'epoca pre-romana, degli antichi popoli italici.



In termini turistici l'Antro della Sibilla è un apprezzato sito archeologico che sorge sulla sommità di una collina vulcanica; si tratta dell'acropoli di Cuma, a Pozzuoli, in provincia di Napoli. Questo sito non solo è importante perché è la colonia greca più antica d'Italia: la sua origine infatti risalirebbe al IX-VIII BCE, quando una colonia di calcidiesi provenienti dall'isola Eubea si stanziarono su questa superficie già abitata da popolazioni autoctone più arretrate. Ma un altro motivo che rende importante questo posto è il cosiddetto Antro, il luogo in cui vaticinava la Sibilla Cumana. Questa enigmatica grotta a forma di trapezio è stata attribuita appunto alla residenza (o "al posto di lavoro") della celeberrima Sibilla Cumana, consacrata al dio Apollo: si dice che questa antica sacerdotessa, le cui origini si perdono nel mito, prevedesse il futuro rispondendo in modo enigmatico e ambiguo ai quesiti degli antichi guerrieri, greci ma anche romani, che le sottoponevano prima di partire per la guerra. Da lei non a caso deriva il termine "sibillino". Ufficialmente la galleria sarebbe stata realizzata dagli antichi Greci e poi dai già citati Romani, venendo prodotta in due periodi: il primo tra il VI e il V secolo BCE quando furono scavati in un tufo molto duro la galleria e la sala dell'oracolo; poi successivamente, nel IV-III secolo BCE, fu modificata e ampliata.
Un'altra ipotesi attribuisce l'origine della grotta a tempi più recenti, in quanto qualche archeologo dice essere stata scavata al tempo della Seconda Guerra Mondiale allo scopo di usarla come bunker o deposito di munizioni.
Una riflessione però ci viene in mente: che siano stati i Romani o i Nazisti, perché prendersi il disturbo di scavare a forma di trapezio invece che una semplice galleria a sezione rettangolare? Di certo guardando l'Antro nel suo insieme non ha molto lo styling dell'architettura romana! Infatti da una attenta analisi si può notare una sorprendente analogia con la galleria che conduce alla celeberrima tomba sotto la piramide Maya del re Pacal, a Palenque in Messico. La cosa sarebbe già clamorosa di per sé: tuttavia questo non è l'unico esempio, ben altri sono i siti archeologici nel mondo in cui sono state riscontrate le similitudini con questo monumento. Ricordiamo ad esempio le porte a trapezio delle tombe etrusche, in Toscana e Lazio, anch'esse alquanto misteriose, o addirittura il nostro pensiero va a quelle mura megalitiche del popolo inca a Cusco e a Ollantaytambo in Perù. Cosa assai strana, se si pensa che tutte queste popolazioni antiche erano distanti tra loro migliaia di chilometri ma con una cosa in comune così peculiare come la "porta a trapezio".

 
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