VIGGIANELLO (BASILICATA)

« Older   Newer »
  Share  
saro61
CAT_IMG Posted on 13/10/2013, 14:39     +1   -1




VIGGIANELLO (BASILICATA)

VIGGIANELLO è un antico comune di 3.262 abitanti della provincia di Potenza, ai piedi del massiccio del Pollino, nella Valle del Mercure. Nel suo territorio ha origine il fiume Mercure–Lao. Si trova a 549 metri sul livello del mare. Ha una superficie di 119 Kmq e una densità di 29 abitanti/Kmq.Viggianello è una meta turistica capace di incantare i suoi visitatori non solo per la incomparabile bellezza paesaggistica ma anche per le numerose testimonianze storico/artistiche che hanno reso questo luogo uno scrigno di arte, di storia e di tradizioni. Meritano, di sicuro, una visita:

- Castello normanno-svevo (sec. XI) . Costruito da Guglielmo il Guiscardo su precedente struttura longobarda. Fu residenza dell'Imperatore Federico II di Svevia nel 1224 e nel 1227;

- Chiesa Madre (sec.XVII) in stile gotico a tre navate (tele del seicento, cripta, affreschi, organo a canne del '800, reliquia di S.Caterina d'Alessandria,coro in legno intarsiato del '600, altare in marmo policromo realizzato dal Palmieri nel '700, blasone della nobile famiglia Marino);

- Biblioteca Comunale F. Santoro, in Corso De Filpo. Contiene anche libri antichi;

- Fonte battesimale in alabastro nero (sec. XVI) nella Chiesa Madre;

- Pulpito in marmo policromo con due colonne in marmo bianco finemente lavorato e blasone nobiliare(sec. XVIII), nella Chiesa madre (non più presente!);

- Tomba del Senatore del Regno d'Italia V.De Filpo (sec.XIX)in stile gotico;

- Area archeologica di età greco-romana in località Spidarea;

- Laure bizantine-resti della Nuova Tebaide (sec.IX) ai piedi del centro storico;

- Cappella dell'Assunta (sec. XVI) costruita dai Principi Sanseverino;

- Affresco dell'annunciazione di Angelo Galtieri di Mormanno(sec. XVI), nella Cappella dell'Assunta;

- Cappella Santa Maria della Grotta (sec. XVI), con portale in pietra bianca e portone in legno intagliato del '500;

- Altari in legno dipinti (sec. XVI) nella Cappella dell'Assunta;

- Altari in marmo policromo (sec. XVIII) nella Chiesa Madre;

- Il Calvario (anno 1611) ricavato da un unico blocco di pietra;

- Cappella Santa Barbara martire costruita nel 1584 da Vintello Severino;

- Ruderi dell'abbazia (sec. XIII) in località Zarafa;

- Vicoletti del centro storico con caratteristiche piazzette e slarghi;

- Fontana di Gioia (sec. XIX) nel rione S.Francesco;

- Fontana di Marcaldo (sec. XIX) nel rione Marcaldo;

- Fontana Malita (sec.XIX) sull'antica strada Viggianello-Pedali;

- Palazzo Caporale (sec. XVIII) e relativo museo;

- Piazza Umberto I con spettacolare veduta sulla valle sottostante;

- Rione Ravita (sec. IX) edificato dai Saraceni;

- Portali in pietra lavorata (sec. XVIII) nel centro storico;

- SS. Trinità (sec. XVI) con cupola bizantina e affreschi cinquescenteschi di Saverio Riccio raffiguranti il Giudizio Universale;

- Statua in marmo bianco del Bernini (sec. XVI) presso S.Antonio al Convento;

- Ruderi degli antichi mulini ad acqua, in località Malita;

- Anfiteatro presso la villa comunale

- Galleria Mercurion con mostre di quadri di pittori locali

- Sorgenti del Mercure in località Mulino
Gastronomia



Incastonato nel suggestivo scenario dei monti del massiccio del Pollino, su un promontorio che si affaccia sulla valle del Mercure, Viggianello vanta un successo considerevole per le sue pietanze tipiche, tanto da essere diventato una tappa d’obbligo del turismo enogastronomico. Votato da sempre all’agricoltura e all’allevamento, Viggianello offre al visitatore i migliori frutti della terra, mantenendo inalterati i sapori semplici di una volta e la loro genuinità. Piatti poveri, dal gusto unico e invitante fanno del Paese delle Ginestre una meta ambita I piatti tipici di tipici di Viggianello sono legati alla sua storia, alla sua tradizione che si tramanda di padre in figlio. Grano, peperoni, patate, fave, pomodori, ceci, mais e ortaggi vari sono i prodotti della terra. L’allevamento di bovini, ovini, suini e caprini, produce carni di qualità e formaggi deliziosi come il pecorino, il caprino, e la ricotta. Superbi, poi, gli insaccati dell’agro viggianellese, vero vanto e motivo di richiamo turistico. Il sottobosco offre naturali delizie come fragoline, lamponi, more, che, in ossequio alla tradizione, vengono lavorate per dar vita a squisite marmellate e liquori artigianali. I funghi pullulano nei boschi di Viggianello, sia sul Pollino che nella montagna di Basso: porcini ovuli, gallinacei, tartufi sono quelli che maggiormente è facile trovare. I funghi, una volta raccolti possono essere consumati freschi, oppure essiccati e conservarti, al naturale o sottolio. Le tradizioni gastronomiche viggianellesi sono collegate ai cicli stagionali della vegetazione. Per cibi naturali si aspetta che la natura faccia il suo corso, ovviamente. Tra i primi più preparati a Viggianello, troviamo i “Rasckatìeddi” (fusilli), i “Kavatìeddi” (gnocchi), “frascàtula” (polenta), la “Minestra ‘mbastata” (minestra “impastata” con patate e verdure di stagione), “Rappasciona” (misto di cereali e legumi), “Rafajùoli” (ravioli), Tagghjulìni ku u làtt” (tagliolini con il latte), “Tappicèdd ku i cìciri” (pasta- quadrucci- con ceci), Pàsta ku a muddica di pàn” (pasta con la mollica di pane). I secondi tipici della tavola viggianellese sono “Brasciòla” (involtini di carne di maiale), “A scòrza du pùorcu” (cotica di maiale), Frittata ku zzafaràni e sauzìzzu” (frittata con peperoni e salsiccia), “Ciambotta” (peperonata), “Rummulèddi” (polpette). I dolci a Viggianello sono semplici e poco elaborati, preparati per la maggior parte con farina e uova. I dolci più tradizionali sono “Cannariculi”, “Sanguinàcciu o Timbànu” (sanguinaccio), “ciciràta” (struffoli), “crispedd” (crespelle), currìeddu (dolce pasquale), “rosecatàrr” (chiacchiere
FONTE DAL WEB
 
Top
0 replies since 13/10/2013, 14:39   251 views
  Share