Incredibile, la Mano di Dio nello spazio. Ecco la stella morta 1700 anni fa rivelata ai raggi X

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saro61
CAT_IMG Posted on 22/1/2014, 02:50     +1   -1




Incredibile, la Mano di Dio nello spazio. Ecco la stella morta 1700 anni fa rivelata ai raggi X
di Fer Bru -



Ecco le spettacolari immagini rivelate dallo spazio al telescopio della Nasa Nustar. Guardare per credere, è proprio una mano aperta protesa verso le stelle. Siamo proprio figli delle stelle. Ma allora Alan Sorrenti aveva ragione!
Una mano aperta, dal colore bluastro, protesa verso una polvere rossa di stelle. Non avrebbe potuto fare di meglio un artista “terreno” per rendere l’idea della “Mano di Dio”. Ed è proprio quello che si sono trovati di fronte gli scienziati che ricevevano le immagini scattate da NuStar, il telescopio della Nasa in orbita da un anno e mezzo sul satellite Chandra per raccogliere informazioni sui buchi neri, che ha catturato l'aspetto incredibile di una stella morta, quel che rimane tra polveri e gas dell’esplosione del corpo celeste, che sembra appunto una mano aperta. E' una nebulosa distante 17mila km dalla Terra e vecchia 1.700 anni, chiamata "mano di Dio" dai tecnici della Nasa.
Il fenomeno era già stato fotografato dal telescopio orbitante a raggi X Chandra qualche anno fa, ma in questi giorni ha fatto il giro del mondo la nuova immagine, molto più luminosa e dettagliata. Esso è dato da una pulsar, ossia una stella di neutroni che scarica la sua energia nell'universo, girando vorticosamente. Hongjun An della McGill University di Montreal, in Canada, ha dichiarato, nel comunicato diffuso dalla missione Nustar,"We do not know if the shape of the hand is an optical illusion” ovvero “Non sappiamo se la forma della mano sia un'illusione ottica".



La “Mano di Dio” che si estende per 150 anni luce è formato da particelle frutto dell’esplosione di una supernova. “Il cadavere stellare - spiega Marina Perotta su EcoBlog” è chiamato PSR B1509-58, o B1509 nella forma abbreviata ed è una pulsar che gira rapidamente su se stessa per sette volte al secondo, proiettando all’esterno di se stessa un vento di particelle. Queste particelle interagiscono con i campi magnetici intorno al materiale facendolo brillare con i raggi-X. La pulsar stessa non può essere visto in questa immagine
ma è collocata vicino al punto bianco luminoso. Uno dei grandi misteri di questo oggetto è se le particelle pulsar interagiscono con il materiale in modo specifico per farlo sembrare una mano o se il materiale ha in realtà la forma di una mano”.



Alla ricerca continua di se stesso e di Dio, l'uomo continua ad interrogarsi e a scoprire la "particella di Dio", come è stato ribattezzato il bosone di Higgs, a cercare segnali che ci indichino la via. Chiudiamo con il ritornello di una famosa canzone di Alan Sorrenti, che nella poesia del verso dice una grande verità: Noi siamo figli delle stelle!



Noi siamo figli delle stelle

figli della notte che ci gira intorno

noi siamo figli delle stelle

non ci fermeremo mai per niente al mondo.

noi siamo figli delle stelle

senza storia senza età eroi di un sogno

noi stanotte figli delle stelle

ci incontriamo per poi perderci nel tempo.

fonte www.unmondoditaliani.com




 
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