L’Italia vince il secondo Mondiale di calcio

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saro61
CAT_IMG Posted on 19/6/2015, 00:37     +1   -1




L’Italia vince il secondo Mondiale di calcio

domenica 19 giugno 1938 (77 anni fa)

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Il campionato mondiale di calcio 1938 o Coppa del Mondo Jules Rimet del 1938 (Coupe du monde de football de 1938) è stata la terza edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA ogni quattro anni.

Si disputò dal 4 giugno al 19 giugno 1938 in Francia e fu vinto dall'Italia. Le città che ospitarono gli incontri furono Antibes, Bordeaux, Le Havre, Lilla, Marsiglia, Parigi, Colombes, Reims, Strasburgo, Tolosa. A Lione era previsto l'ottavo di finale tra Austria e Svezia, non disputato a causa dell'Anschluss.

Nel 1936, durante i Giochi Olimpici di Berlino, venne affidata alla Francia l'organizzazione del Mondiale del 1938. Fu una scelta che scatenò subito polemiche, a causa del mancato ritorno del torneo in Sud America: l'Argentina che a lungo aveva coltivato l'ambizione di ospitare la terza edizione del campionato, ritirò dalla competizione la nazionale, subito imitata dall'Uruguay.

Per la prima volta, la nazionale del paese ospitante e quella Campione uscente (in questo caso, Francia e Italia), vengono ammesse di diritto alla fase finale, alla quale presero parte 13 squadre europee, due sudamericane e, per la prima volta, un'asiatica, le Indie Orientali Olandesi (oggi Indonesia). Le altre tre esordienti furono Cuba, Norvegia e Polonia, la quale diede vita a un avvincente ottavo di finale contro il Brasile.





Piazzamenti delle nazionali
Gli avvenimenti politici che stavano portando l'Europa verso la seconda guerra mondiale condizionarono inevitabilmente il Mondiale: la forte Austria del commissario tecnico Hugo Meisl e di Matthias Sindelar (probabilmente, il più grande giocatore austriaco di tutti i tempi), quarta in Italia nel Mondiale del 1934 e medaglia d'argento a Berlino, dovette rinunciare, unita con l'Anschluss alla Germania nazista (che convocò i migliori giocatori austriaci); la Spagna lacerata dalla guerra civile non poté neanche prendere parte alle qualificazioni.

All'esordio di Marsiglia, gli azzurri furono duramente contestati dal pubblico francese per il saluto romano[1]. Vinsero, per la seconda volta consecutiva e nonostante un calendario molto difficile, gli Azzurri di Vittorio Pozzo, che incontrarono i problemi più grandi proprio a Marsiglia: servirono i tempi supplementari per avere la meglio sull'esordiente Norvegia.

Nei quarti di finale, l'Italia, che si presentò con la divisa di cortesia nera voluta dal regime fascista, finì per avere la meglio (3-1) sui padroni di casa in una partita dura caratterizzata da una goffa papera del portiere francese Di Lorto su un tiro non irresistibile di Gino Colaussi; nella semifinale superò l'ambiziosissimo ma stanchissimo Brasile, che aveva già prenotato i biglietti aerei per Parigi e aveva lasciato a riposare il suo miglior giocatore, Leônidas, oltre a Tim proprio in vista della finale.

Per la sconfitta ad opera di Meazza, che durante la partita segnò un rigore tenendosi con la mano i calzoncini a causa della rottura dell'elastico, e inamovibili alle suppliche del CT italiano Pozzo, i brasiliani non vollero cedere i biglietti aerei agli italiani, costretti dunque a raggiungere Parigi in treno. L'Italia non lasciò scampo all'Ungheria nella finale di Colombes e ottenne il secondo titolo consecutivo grazie alle doppiette di Silvio Piola e Gino Colaussi; in particolare il 2-1 fu il risultato di una bellissima azione corale svoltasi nell'area ungherese e conclusa con un tiro all'incrocio imparabile del centravanti della Lazio.

L'Italia bissò così il successo del 1934 dando prova del grande valore che la Nazionale aveva in quel decennio d'oro. Nel complesso, la Coppa del Mondo francese, giocata in stadi rimodernati, conobbe un enorme successo di pubblico, e fu grazie ad essa che il mondo ebbe l'ultima opportunità di vedere un ultimo spettacolo di fratellanza internazionale prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, nel 1939: il conflitto interruppe il corso della manifestazione. L'edizione del 1942, che sarebbe stata assegnata al Brasile o alla Germania, non ebbe mai luogo: il Mondiale sarebbe tornato solamente nel 1950.


fonte dal web

 
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