La Luna e i calanchi,

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saro61
CAT_IMG Posted on 23/8/2016, 11:22     +1   -1




La Luna e i calanchi, Arminio riporta ad Aliano la Festa della Paesologia





Franco Arminio
«Abbiate cura di andare in giro. Non rimanete fermi come uno straccio sotto il ferro da stiro» è tra le massime preferite dal poeta Franco Arminio per invitare a “La Luna e i calanchi, Festa della Paesologia” ad Aliano in Lucania. «Paese non in regola con la modernità, che (a sua volta) non è in regola col paese». Ma soprattutto, «Carlo Levi come passerebbe oggi le giornate ad Aliano?». E’ l’invito all’otium, nel senso nobile, che prelude alla cinque giorni di rime, riflessioni, musica e passeggiate nella natura, dal pomeriggio del 20 agosto alla mattina del 25 in provincia di Matera, nella cittadina delle montagne d’argilla candidata a capitale italiana della cultura 2018. Ozio, e fatti. Perché Arminio qui si occupa anche di strategia nazionale delle aree interne da referente tecnico della Montagna Materana, area prescelta come progetto pilota. E da ormai quattro estati vi porta uno «spazio insieme politico e poetico, una festa della letizia pensosa, perché c’è da pensare ai luoghi e alle persone: bisogna mettere sogno e ragione nelle nostre giornate fitte di incontri, ma povere di senso - dice - e forse per questo la festa si svolge senza interruzioni». Di alba in alba praticamente, lasciando poche ore al sonno per chi vuole allungare la notte con un concerto fiume.

«Un Sessantotto delle montagne»

«Ci sono in Italia tanti festival dedicati alla poesia, al cinema, alla musica e a tante altre discipline - continua Arminio -. Ad Aliano c’è uno sposalizio tra cose diverse, partendo dal tenere assieme poesia e impegno civile. E allora nelle stesse giornate puoi incontrare un politico come Fabrizio Barca e una poetessa come Mariangela Gualtieri, un canta-scrittore come Peppe Voltarelli o Rocco Papaleo con gli studenti dell’università di Parma. Quest’anno assegneremo il premio alla carriera a Pietro Laureano che ha portato Matera all’attenzione del mondo. I “parlamenti comunitari” saranno incentrati sulle questioni dell’Italia interna. Abbiamo abolito il palco per eliminare ogni equivoco: non vogliamo fare “semplicemente” spettacolo. Ad Aliano si viene per partecipare a una sorta di Sessantotto delle montagne... Una fitta trama di azioni paesologiche, azioni che possono essere performance artistica e momento di raccoglimento: quest’anno è prevista anche la “stanza della memoria”, un luogo in cui le persone potranno parlare dei loro lutti. La festa della paesologia alla fine è una comunità provvisoria formata dagli abitanti del paese, dalle persone invitate (quasi trecento quest’anno) e dai visitatori (l’anno scorso furono circa 18.000). Una comunità che si muove all’insegna del motto: piccolo paese, grande vita».








Di alba in alba

Con la Regione Basilicata, una quindicina di Comuni patrocina la festa della Paesologia. Che parte dunque la sera di sabato 20 in Aliano, impossibile citare tutti gli ospiti, alla primissima tornata figurano Ulderico Pesce, Fabio Nigro, Mauro Orlando e Isaia Sales tra reading e simposi a tema spezzati da una carovana al bosco di Cirigliano, una puntata a Gorgoglione davanti alla Grotta del Brigante e naturalmente passeggiate ai calanchi, dove Arminio tra l’altro leggerà Rocco Scotellaro, e da tanta musica live. Peppe Voltarelli porta in concerto il suo lavoro su Otello Profazio. E ancora, gli interventi di Goffredo Fofi , Alex Giordano, Paride Leporace, Paolo Jedlowski, Filippo La Porta e Paolo Rumiz. Ma qui c’è il programma completo degli eventi con tutti i partecipanti, al sito del festival che fornisce una mappa e ogni sorta di informazione utile.


17 agosto 2016 | 20:37

© RIPRODUZIONE RISERVATA


FONTE http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...dce7e53cd.shtml
 
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