Sant’Arcangelo, con circa 14 euro per abitante al 42esimo nella classifica regionale Openpolis

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saro61
CAT_IMG Posted on 10/12/2016, 14:00     +1   -1




Sant’Arcangelo, con circa 14 euro per abitante al 42esimo nella classifica regionale Openpolis

Creato Venerdì, 09 Dicembre 2016 23:02

SANT’ARCANGELO – Il turismo, si sa, ha un ruolo fondamentale nell’economia del nostro Paese, e per i singoli comuni è importante riuscire ad intercettare quel flusso di italiani e stranieri che può costituire una risorsa significativa per l’economia locale. Il comune di Sant’Arcangelo, purtroppo, indossa una maglia “grigia” per la quota di spesa dedicata in bilancio per attrarre visitatori, come rivela l’ultima analisi dei bilanci 2014 di 129 comuni lucani effettuata da Openpolis. Infatti, dei 129 comuni presi in esame, solo 93 hanno destinato una parte delle proprie spese a questa voce, e con circa 14 euro per ognuno dei suoi abitanti il centro valligiano si piazza al 42esimo posto nella classifica regionale e al 1447 in quella nazionale.
San Chirico Raparo invece è al top, è il comune lucano che spende di più, in rapporto alla popolazione, per promuovere il turismo locale: circa 534 euro per abitante. Nelle zone alte della classifica spiccano i primi quattro che a livello nazionale si collocano nei migliori cento, oltre a San Chirico Raparo, Terranova di Pollino, con 477 euro per i suoi quasi 1300 abitanti, Campomaggiore con 439 euro per ognuno dei suoi 800 cittadini e San Paolo Albanese, con 417 euro, ma per meno di 300 abitanti. Subito dopo si collocano Castelmezzano e San Costantino Albanese, seguiti dalla “perla del Tirreno” che si posiziona al settimo posto con una spesa di 177 euro per ognuno dei suoi oltre 5mila abitanti. Matera solo al 45° posto, con una spesa di 12,35 euro per abitante (non compare invece il capoluogo di regione). Ancora più restia l’amministrazione di Bernalda che per attrarre turisti spende 3,15 euro per abitante. Più di 35 comuni lucani invece con “maglia nera”, seguendo l’Openpolis, quelli cioè che non prevedono neanche un centesimo per questa voce di bilancio, per citarne alcuni: Anzi, Armento, Barile, Oppido Lucano, Tursi, Vietri di Potenza, Lavello e Guardia Perticara.
Sebbene, come spiega Openpolis: «Molti comuni cercano di promuovere il proprio territorio, con una quota del proprio bilancio, e in alcuni casi anche finanziando enti specifici che hanno il compito di accogliere i forestieri, fornire informazioni turistiche e pubblicizzare il patrimonio locale e gli eventi locali», resta tanta ancora la strada da fare per i comuni lucani mentre si spera che i dati relativi alle successive annualità mostreranno un’inversione di tendenza, o comunque una spesa in crescita per la promozione e il turismo di una terra preziosa come la nostra, che merita amministratori capaci di scommettere sulle sue bellezze.

Valeria Gennaro
 
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