Combattimenti tra animali

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Wj-Picchiarello
CAT_IMG Posted on 7/4/2012, 22:21     +1   -1




cani coinvolti 15.000
cani morti 5.000
persone coinvolte 15.000
cosche coinvolte 20
miliardi all'anno guadagnati da 1000 a 1500
quote scommesse in lire minimo 200.000
quote scommesse in lire massimo 50.000.000
costo di un campione dai 50 ai 100 milioni di lire.
segnalazioni alla Lav 1300
pit bull sequestrati 131
rottweiler sequestrati 11
mastini napoletani sequestrati 8
staffordshire terrier sequestrati 6
mastini corsi sequestrati 6
cani meticci sequestrati 4
huski sequestrati 1
interventi di polizia 26
interventi di Carabinieri 14
interventi di Guardia di finanza 5
interventi del Corpo forestale 2
interventi Asl 4
interventi Polizia municipale 2
totale persone denunciate nel 2000 79
totale cani sequestrati nel 2000 166


Non sto dando i numeri, questi numeri che vedete sopra sono dei numeri, i numeri di un massacro, si trattano delle lotte tra gli animali.


SPECIE DI CANI COINVOLTI

- Pit bull, boxer, bulldog, bull-terrier, rottweiler, san bernardo, mastino dei Pirenei, dogo argentino, american bulldogs.

- I cani randagi sono utilizzati per gli "allenamenti" di preparazione dei cani da lotta.


ZOOMAFIA



Appena in grado, i cuccioli vengono sottoposti a un allenamento intensivo: ore e ore passate a correre su un tapis roulant, (tappeto rotante) ad azzannare e dilaniare tubi di gomma, a inseguire prede vive (gatti ad esempio) legate a pertiche rotanti. E poi la dieta: sovradosaggio di vitamine e proteine e sempre maggior abitudine a droghe eccitanti.

Verso i due anni e mezzo, questa mostruosa macchina da combattimento è pronta a uccidere: in una minuscola fossa, mentre attorno la folla sfoga i propri istinti sadici con selvaggia soddisfazione, il cane drogato si avventa contro il proprio simile in una lotta all'ultimo sangue che può durare fino a due ore. Due ore di squarci profondi, di atroci mutilazioni, di rivoltante violenza. Il perdente, se non è già spirato, viene finito con un colpo di pistola: l'unico atto di pietà che gli esseri "superiori" abbiano mai avuto nei suoi confronti. Il vincitore, invece, se non verrà soppresso perché non più utilizzabile, godrà di "amorevoli cure" per poter di nuovo suscitare eccitanti brividi di emozione. Nel febbraio del 1992, la stampa italiana ci ha informato sulle lotte tra cani clandestinamente organizzate in Italia (ad esempio in provincia di Catania, Ragusa, Siracusa, Napoli. Gli italiani, si sa, brillano per la loro "inventiva": invece di sprecare denaro nell'allevare i cani, preferiscono rubarli (oltre 200 denunce di rapimento alle guardie zoofile nella sola Catania). Poi mozzano loro orecchie e code (per fornire meno punti di presa all'avversario) e li allenano al combattimento.

Hanno anche inventato una variante: l'incontro di cui si conosce già il vincitore. Di solito si tratta di un grosso cane da guardia, ben allenato, gettato contro un bastardino precedentemente "ammorbidito" a legnate. Non si tratta neppure più di fare scommesse: si paga solo per vedere lo spettacolo di uno sventurato cagnetto che viene squartato da un'altra vittima dell'uomo.

A seguito di ciò un blitz dei carabinieri di Vittoria (Ragusa) e delle guardie zoofile dell'ENPA, ha finalmente condotto alla denuncia di venti persone (tra cui industriali, commercianti, veterinari e un poliziotto).

A riprova dell'aberrazione mentale degli accusati, sono state sequestrate numerose videocassette con i filmati dei combattimenti, dove ai cani ormai semisbranati non era concessa nemmeno una morte rapida: riempiti di droghe stimolanti, venivano rimessi sul ring per continuare la lotta fino all'ultima goccia di sangue. Un modo atroce per "rivivere l'emozione" anche tra le mura domestiche, plagiando la mente dei figli verso nuove mostruose devianze.

Ecco alcune dichiarazioni di un addestratore rilasciate nel 1993 a un giornalista dell' Europeo: " All'inizio procuravo randagi ai circhi: servivano per nutrire le tigri. Poi ho cominciato a rubare dobermann: li prendevo a Palermo e li portavo a Catania. Questi cani servono ai contadini delle masserie per ammazzare in modo rapido i maiali: un morso al collo e via. Sa, questa è un'antica tradizione delle campagne siciliane. [...] Chiudo il cane in una stanza buia. Lo lascio per tre giorni senza cibo. Poi lo alimento solo con carne cruda. Lo tengo costantemente bendato. Dopo due settimane, lo tolgo di prigionia e lo porto con me, al guinzaglio, al parco Bellini. Libero il cane davanti alle papere che popolano il laghetto: se il cane ne azzanna una e l'uccide, è pronto per il combattimento. Allora incomincio a nutrirlo di galline vive. Solo a questo punto passo alla seconda fase dell'addestramento e abituo l'animale alla lotta sul ring. Di nuovo non gli do cibo e lo lascio legato quasi completamente al buio dentro una stanza. Sulla sua testa metto una lampada fortissima, da sala da biliardo. Poi gli tiro addosso un gatto vivo, fissato per una zampa con una corda al soffitto. Una volta sul ring, il cane troverà la stessa lampada alogena, intorno il buio e davanti un cane ringhioso. E secondo il noto riflesso di Pavlov, la sua aggressività scatterà automaticamente."

Oggi vi sono efferate lotte in tutt'Italia. Vi sono anche moltissimi furti di cani sia piccoli che grossi. I primi servono da pasto e da cavia d'allenamento, i secondi vengono allenati per il combattimento. In provincia di Foggia e Bari (con scommesse che raggiungono i 50 milioni di lire) a Castellammare di Stabia dove grossi cani imbottiti di droga vengono lanciati contro inermi bastardini incatenati in modo da non potersi neppure gettare a terra per "chiedere pietà".

Attenzione quindi a non lasciare mai soli i vostri cani in auto o legati fuori dai negozi o grandi magazzini.

Se venite a conoscenza di questi fatti denunciateli subito.

Utilizzare norme giuridiche è sempre un atto di intelligenza e di buon senso, soprattutto se viene fatto per uno scopo meritevole. Non bisogna avere paura di utilizzare qualsiasi strumento che il nostro ordinamento giuridico ci mette a disposizione: denunce, esposti, diffide, petizioni e così via.

Consideratevi dei veri uomini se lo farete e sarete ringraziati dagli sguardi silenziosi e dolci di quegli animali a cui avete risparmiato grandi sofferenze, Avrete fatto capire ai torturatori di animali, alla gente insensibile, agli amministratori pubblici, ai tutori dell'ordine e della giustizia, ma anche alla semplice gente di buona volontà, che ci sono persone che non rinunciano a lottare e che non intendono rinunciarvi neppure in futuro, per chi, non per sua colpa ma per legge di natura è più debole e indifeso di tutti.



COMBATTIMENTI TRA CANI E MAIALI




Ma non è finita 6/4/2006 Usa,basta combattimenti cani-maiali
Legge contro suini uccisi dai pit bull

Tempi duri per gli "amanti" dei combattimenti tra cani e maiali in Usa. Mississippi, Alabama, Tennessee, Georgia e South Carolina stanno studiando provvedimenti per bandire questi combattimenti nel corso dei quali i suini perdono sempre. Chiuso in un recinto, un maiale può affrontare fino a 10 cani (in genere feroci pit bull) che alla fine lo uccidono. Vince il cane che riesce ad azzannare il maiale più in fretta.

I sostenitori di questi barbari combattimenti, contrari ovviamente ai provvedimenti allo studio, affermano che si tratta in realtà di una serie di test per valutare le capacità dei cani da caccia. Il fenomeno è nato agli inizi degli anni '90 e si è pian piano diffuso negli Stati del Sud, come ha ricorda John Goodwin, uno dei responsabili della Humane Society of the United States, una organizzazione animalista, che si è battuta per l'abolizione di questa barbarie.

Una vittoria non solo per i maiali, ma anche per gli stessi cani, sfruttati dall'uomo a soddisfare il proprio gusto del macabro.


COMBATTIMENTI TRA CANI E ORSI



Nei paesi orientali gli orsi, prelevati dalla natura affrontano cani in combattimenti che durano fino a sei rounds, che si protraggono fino a tre volte al giorno, anche con gli animali feriti, a differenza del cane gli orsi sono privati dei denti e degli artigli mentre i cani sono liberi, gli orsi uccidono spesso i cani con i loro potenti colpi effettuati con le zampe anteriori, questi combattimenti sono vietati dalla legge ma il giro d'affari che interessa questo tipo di attività coinvolge anche la polizia locale, che ritira il denaro dei biglietti di ingresso.

COMBATTIMENTI TRA GALLI



Oltre i combattimenti tra cani vi è il combattimento tra i galli a cui sono applicate punte d'acciaio di circa otto centimetri agli speroni, il becco e gli artigli sono affilati per creare maggior danno, talvolta durante gli allenamenti le zampe del gallo sono protette da un guantone da boxe.

I combattimenti avvengono in un gallodromo e sono combattimenti di breve durata che si concludono con la morte di uno dei due avversari.

Questo è uno "sport tipico" dei paesi del centro america ma sono registrati combattimenti in Francia, Thailandia ed altre parti del mondo."Sport" che clandestinamente sta prendendo piede anche in Italia, a Roma furono sequestarti 64 galli da combattimento nel 2002, questi galli furono sono importati in Italia dal Messico.

In Thailandia i galli da combattimento fanno parte della cultura locale e li troviamo nei giochi tradizionali regionali, il Kai Chon o Gallo Tailandese Da Combattimento(immagine di seguito) è il simbolo vivente di questo popolo.


COMBATTIMENTI TRA TORI



In Portogallo nel nord del paese a Tras-os-Montes si svolgono i combattimento tra grossi tori di razza barrosã, il combattimento finisce con la vincita di un toro, in seguito allo sfinimento dell'altro.

-I tori "combattono" gli uomini nella corrida


LA LEGGE



Combattimenti fra animali e competizioni non autorizzate

-Reclusione da uno a tre anni e multa da 50mila a 160mila euro per chi promuove, organizza o li dirige. Aumento di un terzo se presenti minorenni o persone armate o con promozione attraverso video.

Effettuazione di scommesse, anche se non presente ai combattimenti o competizioni

Reclusione da tre mesi a due anni e multa da 5mila a 30mila euro.

Allevamento, addestramento, fornitura di animali per combattimenti

Reclusione da tre mesi a due anni e multa da 5mila a 30mila euro.

-Qui la legge sul maltrattamento animale all'interno dell'articolo che riguarda l'abbandono degli animali doemstici.

Le corse clandestine tra cavalli e le truffe nel mondo dell'ippica sono in preoccupante aumento con numerose denunce e sequestri di cavalli e corse clandestine sono interrotte.Un fenomeno in crescita in varie parti d'Italia come la Sicilia.


LE CORSE CLANDESTINE:



La legge:coloro che coinvolgono animali in manifestazioni illecite come le corse clandestine, sono punibili penalmente secondo l'articolo 544 quater del codice penale, con pene che vanno dai tre mesi a un anno di reclusione e multe dai 3 mila ai 15 mila euro, pene che possono essere aumentate di un terzo, poiché le corse clandestine sono considerate un'aggravante nel reato di maltrattamento di animali.I levrieri spesso sono utlizzati nelle corse o gare clandestine, illegali all'estero ma anche in Italia.

Fonte dal web

ATTENZIONE LE FOTO CHE STATE PER VEDERE SI CONSIGLIANO LA VISIONE A UN PUBBLICO ADULTO

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Edited by Wj-Picchiarello - 7/4/2012, 23:40
 
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Wj-Picchiarello
CAT_IMG Posted on 20/4/2012, 09:06     +1   -1




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Lotta dei cani, bandiere Heineken sul ring Assalto al profilo Facebook della nota birra



La società olandese smentisce di aver sponsorizzato l'evento
«Condanniamo in ogni modo queste pratiche disumane»


La rete non dimentica e non perdona. E per rendersene conto basta dare un’occhiata alla pagina Facebook della Heineken. Il profilo della nota marca di birra è stato letteralmente preso d’assalto nelle ultime ore dagli utenti indignati. E il motivo è un’immagine di un combattimento tra cani, scattata un anno fa, in cui compaiono stendardi con il logo del brand. Come se la Heineken avesse sponsorizzato e appoggiato una pratica così cruenta e considerata illegale in molti paesi del mondo e che solo in Italia, secondo Enpa, provoca la morte di 5.000 esemplari ogni anno.

PETIZIONI E BLOG FURIOSI - La fotografia in questione mostra le bestie che si accaniscono una contro l’altra, con il pubblico che le sta a guardare divertito in un’arena improvvisata, all’interno della discoteca Oasis di Ulaanbaatar in Mongolia, paese dove la pratica del dogfighting è molto diffusa. Sullo sfondo gli striscioni verdi con il marchio della birra. E, nonostante l’immagine sia apparsa per la prima volta in rete l’anno scorso, solo negli ultimi giorni ha avuto una propagazione virale. Ispirando petizioni on-line, articoli furenti dei blogger di settore e insulti contro i criminali che sfruttano questi animali per le scommesse, salvo poi farli vivere (e morire) in condizioni terribili. Ma non solo. Furiose lamentele sono piovute anche sul profilo Facebook dei birrai olandesi, accusati di trarre vantaggio e appoggiare una crudeltà simile. La replica? Dalla sede ufficiale di Amsterdam si sono subito dissociati con un comunicato ufficiale. «Siamo sotto shock e dispiaciuti e condanniamo pratiche così cruente nei confronti degli animali».

IL CONTROLLO DEL MERCHANDISING - Poi la precisazione. «Dopo un’indagine abbiamo appurato che il gestore del locale non aveva rimosso gli addobbi della serata promozionale avvenuta il giorno precedente al combattimento». E all’azienda non sono bastate le scuse del proprietario del locale che è stato immediatamente privato della licenza e delle forniture di birra. Dalla Heineken è arrivato anche l’invito agli utenti a segnalare altri episodi simili. «Quella foto è lontanissima dalle nostre politiche aziendali. Abbiamo sempre portato avanti campagne di comunicazione responsabili. Addirittura non sponsorizziamo nemmeno la boxe» dichiara Alfredo Pratolongo di Hieneken Italia. Il problema? «controllare che i distributori cui viene appaltata la gestione del merchandasing facciano rispettare le nostre policies aziendali».


Dal web

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