Caso Green Hill, a Cagliari fiaccolata contro la vivisezione

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saro61
CAT_IMG Posted on 7/5/2012, 13:47     +1   -1




Caso Green Hill, a Cagliari fiaccolata contro la vivisezione



Una manifestazione per dire no alla vivisezione degli animali. Dopo il caso Green Hill in Italia, cresce la mobilitazione della Lega Anti Vivisezione contro la sperimentazione sugli animali. Martedì sera sulle scalinate di Bonaria a Cagliari , in contemporanea con altre piazze delle Penisola, si svolgerà una fiaccolata di protesta.

CAGLIARI - Domani martedì otto maggio la Lav, Lega Anti Vivisezione, sarà in piazza in numerose città italiane per lanciare un messaggio al governo italiano: dire no alla vivisezione e chiedere una nuova legge che limiti il più possibile il ricorso agli animali e implementi metodi alternativi. "La chiusura di Green Hill - scrive in una nota la Lega - è un primo importante passo da fare nell’ottica del traguardo finale di una ricerca senza animali ed è fondamentale sottolineare come solo un cambiamento legislativo possa dare le gambe per vedere un concreto cambiamento nella sorte dei milioni di animali utilizzati e uccisi nel nome di una falsa scienza".


Anche a Cagliari ci sarà una fiaccolata che si svolgerà lungo la scalinata di Bonaria a partire dalle 20. In questa occasione sarà possibile firmare due petizioni per chiedere a Governo e Parlamento, attraverso due distinte raccolte-firme, emendamenti sostanziali e rigorosi al recepimento della Direttiva 2010/63UE sulla vivisezione e di opporsi alle pressioni in atto per posticipare lo stop definitivo europeo ai test cosmetici su animali, previsto per il 2013.


Negli ultimi mesi le iniziative contro Green Hill , l’allevamento di cani destinati ai laboratori di tutta Europa, sono state numerose. L'ultima manifestazione balzata agli onori delle cronache è quella del 28 aprile a Montichiari in provincia di Brescia che si è conclusa con l’arresto di 12 persone. Durante il corteo pacifico alcuni dimostranti sono riusciti a entrare nell’allevamento portando via una trentina di cani. "Tali gesti disperati - prosegue la nota - sono frutto di mesi di frustrazione dovuti a promesse non portate a termine: la Lombardia e tutti i cittadini italiani, aspettano l’approvazione della legge regionale , promessa dal Presidente Formigoni che comporterebbe la chiusura di stabilimenti come Green Hill, e di un decreto legislativo nazionale che riconosca il valore della vita animale".

Anche Napoli si mobilita martedì 8 maggio per la giornata mondiale contro Green Hill e la vivisezione



Anche a Napoli e provincia si mobilitano per la giornata mondiale per la chiusura di Green Hill e contro la vivisezione.Martedì 8 maggio alle 10 è stato organizzato un presidio spontaneo di cittadini e animalisti. Per tutta la giornata i Verdi Ecologisti hanno organizzato dei gazebo in 10 comuni del napoletano per raccogliere firme contro la vivisezione animale."L' iniziativa Italiana - spiegano il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il responsabile diritti degli animali del Sole che Ride Vincenzo Sepe - è particolarmente importante perchè il 9 maggio presso la XIV Commissione del Senato verranno presentati gli emendamenti al testo dell'articolo 14 per il recepimento della Direttiva Europea sulla sperimentazione animale.

In Campania ci sono 10 strutture sanitarie tra pubblico e privato che dichiarano di utilizzare animali per la ricerca scientifica o per testare dei farmaci.Martedì per noi è anche una giornata in difesa dei diritti degli animali ma anche di sensibilizzazione per i doveri dei padroni. Per dare un segnale forte contro i maltrattamenti nella nostra regione che purtroppo è ai primi posti abbiamo deciso di costituirci parte civile nei processi contro il ladri che rapiscono i cani chiedendone il riscatto ai proprietari. Il nuovo fenomeno è stato battezzato " cane di ritorno" ed è in grande crescita sui nostri territori"."L' ultimo caso - continuano Borrelli e Sepe - è avvenuto a San Giuseppe Vesuviano e per fortuna non è andato a buon fine, in quanto il ladro professionista che ha attuato il rapimento, di anni 33, noto alle forze dell'ordine in quanto persona pericolosa, è stato denunciato, in stato di libertà con le accuse di furto, tentata estorsione aggravata, violazione di domicilio e maltrattamento di animali.Nei giorni scorsi infatti il pregiudicato era entrato in un appartamento di San Giuseppe Vesuviano, e dopo aver rubato soldi e preziosi ha deciso di portare con sé anche il cane del derubato. Il giorno dopo ha telefonato alla vittima minacciando di uccidere il cane, se non avesse avuto 300 euro, il prezzo del cosiddetto cane di ritorno.Il derubato ha deciso di denunciare il tutto alla locale stazione dei Carabinieri, i quali con una brillante operazione sono riusciti a risalire, in tempi brevi, all'autore del furto che è stato denunciato.I Carabinieri hanno inoltrato alla Procura una richiesta di custodia cautelare nei confronti del pregiudicato, specializzato in furti di appartamento. Abbiamo deciso di costituirci parte civile nel processo che subirà il "rapitore" di cani"."Infine - concludono Borrelli e Sepe - vogliamo evidenziare anche i doveri dei padroni degli animali sostenendo la campagna del comune di Napoli contro Comune Napoli, multe escrementi cani „proprietari incivili di cani. È stata infatti firmata una giusta ordinanza sindacale per sanzionare quanti non raccolgono gli escrementi dei propri animali dai marciapiedi con multe fino ai 500 euro creando disagi ai passanti e mostrando la loro totale inciviltà".


fonde preso dal web
 
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